Le nostre vite sono così perfettamente organizzate, ordinate, percorribili. Non sono però i nostri gesti ad essere scanditi, quella è solo la conseguenza. Sono i nostri pensieri. Sono i nostri pensieri che si muovono in una gabbia, in un labirinto, in un percorso. Quello è il paradigma. I nostri giudizi sono dettati. Le nostre parole ingoiate e vomitate. Non so dire esattamente come succede, ma succede. Guardando per caso dove nessun altro guarda (e ti chiedi come sia possibile non guardare), avvicinandoti a un oggetto singolare e scoprendo quanto sia esplosivo. Da lì, spalancare lo sguardo diventa inevitabile. I veli di Maya si sprecano. Le menzogne che cadono non si contano. É come rimanere nudi improvvisamente e non sorprendersi. Le nostre (belle) vite sono possibili solo perché altre vite sono stroncate. Tutto l’occidente galleggia sul sangue del mondo, e si racconta storie inverosimili, crea mondi colorati, là dove ci sono solo rovine e dolore. Menzogne. Un’infrastruttura appoggiata sul nulla. E sta crollando. Carta dopo carta.
Storie per nessuno
(Riflessioni) sull'occidente disciplinato, dalla 1a rivoluzione (industriale)
sabato 2 agosto 2025
martedì 28 dicembre 2010
Evoluzione
Siamo così affascinati dall'Uomo, abbiamo la bocca così piena e il petto così gonfio nel parlarne, fa in tal modo meraviglia il sentiero che questa bestia ha percorso e ci riempie di un così profondo orgoglio la sua capacità intellettiva, di autoacquisizione, di coscienza della coscienza, da vivere nella convinzione che questo cammino tenda ad un certo infinito, la cui garanzia ci è oggi data dalla stupefacente brillantezza tecnologica che circonda il nostro quotidiano, in una naturalezza così ovvia da renderne trasparente tutta la sua pesantezza storica. Poi però, rimbalzando dalle cazzate propinateci da Darwin, alla costruzione classica fattaci dagli storici, in base alla quale la visione della storia umana è appunto quella di una continua evoluzione, un costante migliorarsi, un crescere progressivo, può capitare di soffermarsi su un particolare, una svolta, uno dei tanti pilastri che reggono la nostra autocelebrazione, l'invenzione della ruota, ad esempio, e accorgersi, a un tratto, che dopo millenni di millantata evoluzione, oggi è ancora attraverso il movimento di una ruota che gira, che siamo in grado di spostarci, che il nostro concetto di moto passa ancora dall'azione singolare di un oggetto, del più qualunque degli oggetti, che si appoggia senza appoggiarsi mai, e che nulla è davvero cambiato da allora, che il vero salto sarà dal momento in cui penseremo il movimento in maniera diversa dall'occupare via via frammenti di spazio e di tempo differenti o da una presenza costante nello spazio e nel tempo.
Da: “ I diari di Sol”
lunedì 6 dicembre 2010
domenica 12 settembre 2010
sabato 4 settembre 2010
solo ora...
sono arrivato a capire solo ora che....
solo ora che...quello che mi hanno sempre raccontato, quello che io immaginavo...ciò che viene solitamente chiamato amore, passa necessariamente dalla necessità di detestare, prima, dal timore, poi, e comunque da quello che si potrebbe definire "attrito da contatto".
L'amore non è una superficie liscia. E' uno spazio ruvido discontinuo.
sono arrivato a capire solo ora che....
solo ora che...quello che mi hanno sempre raccontato, quello che io immaginavo...ciò che viene solitamente chiamato amore, passa necessariamente dalla necessità di detestare, prima, dal timore, poi, e comunque da quello che si potrebbe definire "attrito da contatto".
L'amore non è una superficie liscia. E' uno spazio ruvido discontinuo.
sabato 29 maggio 2010
Regalier ha torto. Plana non è solo ciò che si sa di lei. E' soprattutto ciò che di lei non si sa. Lo spazio misurabile, quello tracciato sulle mappe ortoplastiche, quello calcolato dai progetti e di pertinenza della matematica, non è tutto lo spazio di Plana.
L'energia che Plana divora ed elargisce, dal suo proprio cuore, alle luci infinite, al calore del suo grembo materno, alla rete neurale, dai riciclatori eterni, ai giardini pensili, al suo movimento perpetuo, non è tutta l'energia di Plana.
La sua parte oscura non è ciò che fronteggia la sua parte chiara.
La parte oscura di Plana, la sua ombra, è invece più fondamentale. E' ciò a partire da cui Plana diventa possibile.
Regalier è così sicuro che uscire ed entrare siano atti, e assolutamente fisici, così legati a dimensioni spazio-temporali da non riuscire a concepire una scomparsa.
Figuriamoci due.
Il treno verticale mi lascia vicino casa. Il corridoio esterno è semideserto. Dai finestroni posso vedere al di sotto i tetti dei giardini pensili colpiti dai proiettili di pioggia, posso vedere le enormi nubi bianche e grigie padrone del cielo, e lampi bluastri talvolta ferirlo con una violenza innocente. Così affascinante.
Non passa nessuno, è un attimo perfetto.
L'energia che Plana divora ed elargisce, dal suo proprio cuore, alle luci infinite, al calore del suo grembo materno, alla rete neurale, dai riciclatori eterni, ai giardini pensili, al suo movimento perpetuo, non è tutta l'energia di Plana.
La sua parte oscura non è ciò che fronteggia la sua parte chiara.
La parte oscura di Plana, la sua ombra, è invece più fondamentale. E' ciò a partire da cui Plana diventa possibile.
Regalier è così sicuro che uscire ed entrare siano atti, e assolutamente fisici, così legati a dimensioni spazio-temporali da non riuscire a concepire una scomparsa.
Figuriamoci due.
Il treno verticale mi lascia vicino casa. Il corridoio esterno è semideserto. Dai finestroni posso vedere al di sotto i tetti dei giardini pensili colpiti dai proiettili di pioggia, posso vedere le enormi nubi bianche e grigie padrone del cielo, e lampi bluastri talvolta ferirlo con una violenza innocente. Così affascinante.
Non passa nessuno, è un attimo perfetto.
martedì 5 gennaio 2010
Freedom

Freedom
Inserito originariamente da LisiaolongFuko
La libertà è la possibilità, in qualunque momento, di poter fuggire....
....di poter abbandonare.
La libertà non può essere una condizione sociale, perché la società occidentale moderna non ha spazi disponibili
Iscriviti a:
Post (Atom)