scrivere...scrivere....scrivere....

..dormire..

sotto il peso di spessi ricordi che mi avvolgono come lana, spessi ricordi che impediscono il movimento di braccia e pensieri..che meraviglia..!
..ecco il sonno sopraggiungere..lento.. a promettere soavità e infinita pace..
addormentarsi è un godimento infantile.. una sicurezza d'altri tempi.. un calore..
un'illusione di bimbi..

...che silenzio...
..fuori, sulla spiaggia, lungo le vie di marmo rosa, sotto la neve, non è mai silenzio...
..quì, dentro questa stanza, quì, è silenzio, sigillato da vetri e pareti d'acciaio, imprigionato, quasi indifferente....pesante per me....silenzio...come assenza di suono...
il silenzio è un'assenza, e come ogni assenza è insopprimibile...

L'annuncio

So bene che è passato tanto tempo... ma... non ho esattamente la percezione del tempo comune... non seguo ciò che altri seguono... tantomeno i calendari. Il tempo dei calendari... fra tutti il più trasparente. Ho scoperto che l'oggi è sempre ricco.
Mi rendo conto solo ora di quanto sia difficile scrivere e quanto ami farlo...
..Sta per arrivare...

Le due Trasparenze

So bene che non potremo mai diventare amiche... in fondo non c'è nulla che ci leghi in qualche modo, che so: un comune interesse, una qualunque occupazione, un pensiero, un ricordo... beh, forse un ricordo... anzi: l'oggetto di un ricordo... Ma quì, quì siamo due perfette estranee che percorrono diversi corridoi, che guardano in opposte direzioni, che riflettono colori diversi. Io ed Heliss non ci incontreremo mai... a meno che le nostre proprie paure non si sciolgano improvvisamente una nell'altra, dissolvendo in un solo movimento ciò che ci tiene lontane.
In fondo Poe-Nang non è così grande, ne così profonda... o no?

E' stato così strano. Così strano.
Lo squarcio nel cielo è durato giusto un attimo. Tra il riflesso del vetro del finestrone e il mio sguardo stupefatto, le nubi si sono scostate, e nel minuscolo cerchio nero ho visto due scintille, immobili, improbabili. Erano stelle. Erano là. Perfette.
Ed era naturale che fossero là. Esattamente come il mare, o come la neve... come me....
Troppo perfette, qualcosa non va. Ogni cosa è sempre al proprio posto, in un ordine spaventoso e terribile... Non avevo mai visto una stella prima eppure già sapevo...

Liki o Tomados? Il Liki mi strapazza immediatamente, non ho scampo, mi co-stringe, mi muovo nervosamente, a scatti, esce la mia impazienza. Il Tomados mi scivola alle spalle, non lo sento inizialmente ed ha un richiamo irresitibile, dopo un goccio un altro, e un altro ancora, le palpebre si appesantiscono, i riflessi sono sott'acqua e improvvisamente mi ritrovo appena sotto le nuvole spesse a giocare coi fiocchi di neve. Il Liki mi brucia la lingua, il Tomados mi fa pisciare... entrambi mi schiudono porte, assottigliano pareti, mutano colori, scaldano il ventre... Sol...

Il Nuovo e l'Altro

E' cominciato dunque, un altro anno, un nuovo inizio. 365 giorni da rosicchiare, 365 notti da accendere.... anche se non c'è nulla da illuminare in un luogo come questo. Già, la spiaggia... E' quì che passo parte delle mie notti, passeggiando sulla neve, e se qualcuno vi trovasse un'analogia con un certo modo di essere.... lontano.... ma evidentemente presente... Si può arrivare al punto di dimenticare se stessi per non scordare... Insomma, è così indispensabile abbandonare parti di sè sempre a una tale distanza?